martedì 30 novembre 2010

Trucchi in cucina parte II



Ecco un altra serie di trucchi in cucina da me, dalla mia mamma e dal web


Cavolfiore: bollirlo evitando cattivi odori in casa

Se si vuole lessare un cavolfiore, evitando che il suo odore si diffonda per tutta la casa, si può mettere nell'acqua un pezzo di pane e una fetta di limone, oppure spruzzare direttamente del succo di limone nell'acqua, o ancora, cuocere insieme al cavolfiore due coste di sedano. Altro metodo valido, l'aceto, che si può usare sia con un batufolo di cotone da appoggiare sul coperchio, sia con un panno da sistemare tra il coperchio e la pentola.

Croccantissime patatine

Può capitare che le patatine fritte risultino mollicce, deludendo specialmente i bambini, che le attendono sempre con ansia. Il trucco per evitare questo inconveniente è semplicissimo: dopo averle sbucciate e tagliate a pezzi, tuffatele per 5 minuti in acqua bollente salata. Scolatele, asciugatele bene passandole in un canovaccio e friggetele quindi in olio caldo. In questo modo saranno sempre croccanti. Ecco invece un trucco per asciugare bene le patatine, per poterle servire senza quel velo di olio che a volta rimane attaccato anche dopo averle tamponate nella carta assorbente: mettetele in un sacchetto del pane con dentro una manciata di sale grosso, scuotete bene e servite.

Fagioli secchi Sempre pronti all'uso 


Avete una bella scorta di fagioli o legumi secchi in genere, ma non li utilizzate mai perchè vi dimenticate di metterli in ammollo? Semplicissimo: per averli sempre pronti metteteli tutti a bagno per una notte, suddividendo i vari tipi. Il giorno dopo scolateli e asciugateli bene tamponandoli in un canovaccio. Mettete i legumi negli appositi sacchetti, quindi poneteli nel congelatore. In questo modo, ogni qualvolta ve ne servirà anche un solo mucchietto, usatelo direttamente surgelato.

Irresistibili polpette

Come conservarne le scorte.Le polpette, si sa, sono molto gradite sia ai grandi che ai bambini quindi, quando le preparate, fatene in abbondanza e per conservarle seguite questo semplice trucco. Una volta pronto l'impasto utilizzate quello necessario per preparare le polpette da cuocere. Con quello avanzato fate delle palline e mettetele nelle conchette dei contenitori da frigorifero per le uova. Sistemate i contenitori nei sacchetti da freezer e congelate: avrete in questo modo avrete delle polpette sempre pronte per essere cucinate.


sprintrade network

Biscotti di Natale: Zimsterne (stelle di cannella)

Ecco una ricetta di biscotti di Natale alla cannella che sono di tradizione qui in Svizzera. Sono molto buoni, della serie uno tira l'altro e sono anche molto facili da preparare
Ingredienti:
3 chiare d’uovo
300 gr. di zucchero a velo
1 ½ cucchiaio di cannella in polvere
½ cucchiaio di succo di limone
350 gr. di mandorle tritate







Montate le chiare a neve aggiungere lo zucchero a velo e accantonatene un po’ per la glassatura
Al resto aggiungete la cannella, il succo di limone e le mandorle
Impastate leggermente fino a che l'impasto prenda una consistenza omogenea.
Stendete la pasta su un fondo di zucchero fino per uno spessore do 0,50-0,75 mm
Ritagliate le stelle e coprire di glassa preparata con lo zucchero a velo rimasto
Lasciare asciugare per alcune ore, dopodichè cuocere per 3-5 minuti a forno 250°


Sono davvero una delizia e possono essere molto utili, impacchettati in sacchetti trasparenti, come pensierino natalizio per semplici conoscenti o colleghi, sicuramente apprezzeranno!

lunedì 29 novembre 2010

Tomini al forno con funghi porcini e pere.

Ecco una ricetta di un antipasto che mi fa letteralmente impazzire:

Ingredienti
4 Tomini piemontesi (meglio se trovate la Robiola Bosina)
Funghi porcini a fette
2 Pere
Miele

Mettete i tomini, o la robiola, ciascuno in una pirofilina monoporzione da forno.
Ricopriteli con scaglie di porcini e di pera e poi infornate per pochi minuti.
Serviteli caldi e con una spruzzata di miele.

Un antipasto semplicissimo da preparare ma di gran sapore ed effetto, adatto al periodo invernale.

giovedì 25 novembre 2010

Culurgiones

Ho assaggiato i Culurgiones (o Culurgionis) per la prima volta questa estate e mi sono piaciuti da morire, sopratutto conditi con un sugo di carne saporitissimo.
Ho trovato su Giallo Zafferano  la ricetta e la posto qui fedelmente , per me come promemoria, per voi nel caso li voleste provare.


culurgionis_pp_ric.jpgculurgionis (culurxionis o culurgiones o culingionis) sono uno dei piatti tipici della Barbagia, dell’Ogliastra e di Seulo. Tipicamente è una specie di raviolo con un cuore di patate e menta, ma il ripieno varia molto a seconda della zona della Sardegna; possiamo trovarli quindi anche con aglio, formaggio o basilico.
culurgionis_chiari_ric.jpgLa forma oblunga a mezzaluna, dovuta alla chiusura dei bordi effettuata pizzicandoli con le dita, è una lavorazione che dona al prodotto la particolare forma di una spiga.
Un tempo venivano preparati per le festività di tutti i santi. Oggi, invece, vengono preparati per ogni ricorrenza importante.



1 dl di acqua
300 g fi farina si semola di grano duro
1 cucchiaio di sale

2 spicchi di aglio
6-7 foglie di menta
1 kg di patate rosse
300 g di pecorino fresco
mezzo bicchiere di olio extravergine d'oliva

■ Preparazione

culurgionis_3_ric.jpg
Preparazione del ripieno
Cuocete le patate, una volta bollite sbucciatele e riducetele in purea con uno schiacciapatate; aggiungete gradatamente l’olio, l’aglio tritato finemente e la menta tritata. Poco a poco incorporate il pecorino fresco, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Lasciate riposare qualche minuto l’impasto e nel frattempo dedicatevi alla pasta.

Preparazione della pasta

culurgionis1_ric.jpgLavorate la farina con l’acqua e il sale molto energicamente fino a quando l’impasto avrà raggiunto una certa elasticità che permetterà di essere stirato insfoglie sottili.
A questo punto ricavatene dei dischetti di 6/7 centimetri di diametro; sulla metà di ogni disco posate una quantità di purea grande quanto una piccola noce, ricoprite con l'altra metà del disco, e saldate le 2 semicirconferenze sovrapposte, con una sottile pinzatura praticata con la punta delle dita .
Il risultato finale sarà un raviolo dalla forma di fico pressato, che ricorderà molto una spiga.
Cuocete in acqua salata per 6 o 7 minuti e condite con un sugo di pomodoro e abbondante pecorino grattugiato.
■ Consiglio


culurgiones_pom_ric.jpgVisto che i culurgionis ricordano la forma di una spiga, una volta cotti disponeteli su un piatto molto largo a spina di pesce, otterrete cosi una spiga gigante, oppure in un piatto tondo potete creare una specie di fiore. 
Nella ricetta originale è previsto l’utilizzo di 200 gr di formaggio Viscidu in salamoia che però non è facilmente reperibile in tutte le zone d’Italia; qualora lo trovaste sostituite parte del pecorino fresco con questo formaggio.
 Curiosita'


culurgionse_p_ric.jpg
Ogni anno a Sadali ,in provincia di Cagliari, alla fine della stagione agraria, terminata con la raccolta del grano, si tiene la festa de “is culurgionis”, che vengono preparati anche in altre occasioni oltre a quella di fine estate: aNovembre, con il grasso ovino ("culurgioni de olluseu") da offrire e consumare in ricordo dei defunti; a Febbraio, con lo strutto ("culurgioni de ollu 'e porcu") in occasione del Carnevale.

Gli autoscatti di Martina Colombari ?!

Divago sul tema cibo, ma ci vuole.
E' da ieri che non leggo altro che degli autoscatti di Martina Colombari, una cosa di cui l' umanità intera sentiva il bisogno, ne sono certa.(??)
Premetto che lei non mi è mai piaciuta, con quall'aria da fighetta rinsecchita e muscolosa, e quindi forse il post sarà di parte, ma ora mi chiedo io era proprio il caso di autofotografarsi in pose da fintosciattona con le occhiaie e il solito broncio
Volevano forse  essere autoscatti legati alla quotidianità di una mamma quarantenne? Repubblica infatti scrive "Pose decisamente sexy e momenti di vita quotidiana.."
E certo, perchè tutte noi solitamente usiamo farci foto accovacciate e nude , davanti allo specchio del bagno e nude, stese sul letto e nude, sciatte ma con gli occhioni truccati...E sinceramente a me sembra sexy quanto il gambo di sedano della Litizzetto.
Colgo invese una nuova "desperate housewife", cosi' perfetta nell'imperfezione, e quindi  finta. Missione incompiuta quindi.


Concludendo, cara Martina, del tuo servizio se ne poteva fare a meno, ma forse tu ne avevi bisogno e noi tutti qui sul web, ti stiamo regalando nuovamente, anche se per poco, una nuova ribalta.

mercoledì 24 novembre 2010

Muffin ai formaggi

Si avvicina l'ora di pranzo, e lo stomaco gorgoglia...A pranzo di solito mangio qualcosa di leggero e mi riservo qualche prelibatezza per la sera. Lo so, lo so, di sera bisognerebbe star leggeri, ma il fatto è che lavorando tutto il giorno, o quasi, è quello l'unico momento in cui mi posso rilassare e dedicare alla cucina, a sperimentare, inventare e mangiare nuovi piatti.
Io sono una golosa, e questo l'ho già detto, quindi tutto cio' che è dolce mi piace, o quasi.
Un' altra mia passione è il formaggio di quasi tutti i generi, forse quelli di capra un po' meno.
E unendo queste mie due passioni che ho pensato di sperimentare questa ricetta, e vediamo cosa ne viene fuori


Ingredienti
250 g di farina
250 g di latte
100 g di Gruviera
50 gr. di parmigiano reggiano oppure grana padano
50 g di burro
1 lievito per pizza
1 uovo
sale
Sbattete l’uovo con il burro sciolto in precedenza unendovi la  farina  setacciata  con  il lievito, il sale e il latte. 
Mescolate il tutto con le scaglie dei due formaggi. Riempire gli  stampi e mettere in  forno caldo a 180° per  15 minuti.
Semplice e veloce, no?
E se vi piace, aggiungete o sostituite con altri tipi di formaggi, perchè no??

Dessert di mascarpone e lamponi

Un altra delizia che arriva dall'Alto Adige, un altro di quei dolcetti che popolavano un favoloso buffet di prelibatezze al pomeriggio in Hotel a Siusi...E vi garantisco che non era facile per niente resistere alla tentazione di mettere nel piatto un assaggio di ogni cosa. Ma come consolazione mi sono portata dietro le ricette originali.
Ecco gli ingredienti per circa 6 persone ( o 6 coppe tutte per voi!!)
1 stecca di vaniglia
250 g di mascarpone
250 g di Quark magro
1 cucchiaio di zucchero
100 g di amaretti
3 cucchiai di amaretto
50 ml di caffè espresso
150 g di lamponi
cacao in polvere


Asportare i semi dalla stecca di vaniglia, sbattere il mascarpone, il quark, i semi della vaniglia e lo zucchero con un frustino, sino ad ottenere un composto morbido. Sbriciolare gli amaretti. Sistemarne un terzo circa in una ciotola e cospargere di volta in volta con un terzo della crema di mascarpone e metà lamponi. ripetere il procedimento facendo attenzione che l'ultimo strato sia di crema di mascarpone. Guarnire con il cacao prima di servire.


Insomma un po' tiramisu', un po' dessert al cucchiaio, questa coppetta è una vera delizia.
Le varianti possono essere sui lamponi, che potete sostituire con i mirtilli o con delle fragole,  o sugli amaretti e l'omonimo liquore che possono essere cambiati con biscotti normali e dello sherry..Per un incremento di calorie invece, aggiungete della panna montata al mascarpone.


ps. ho aggiunto il link a wikipedia per il quark...è un formaggio cremoso molto in voga qui in Svizzera, io non lo avevo mai assaggiato prima, è come una panna mista a ricotta e yougurt, ma molto buono!

martedì 23 novembre 2010

Trucchi in cucina - parte I

Quante volte abbiamo pensato di cucinare qualcosa per poi accorgerci che ci mancava un ingrediente, o non era proprio quello giusto per la ricetta, o addirittura ci mancava un attrezzo.
Beh, a me in verità. molte. Parto in quarta spinta dall'entusiasmo, e mi arresto bruscamente perchè mi manca il necessario.
Il web è una fonte insostituibile, ci trovi qualsiasi cosa, compresi innumerevoli trucchetti per la tua cucina, per sostituire un ingrediente che ci manca, o per preparare meglio le nostre ricette
E allora ho deciso di raggrupparne un po', mettendoli qui sulle mie pagine e rendendoli a disposizione di tutti.


Incomincio da questi che a me sono serviti, e piu' di una volta..


Troppo aceto nell'insalata??
Per rimediare non mescolate l'insalata: mettete nell'insalatiera due pezzi di mollica di pane mescolate per qualche istante e poi tirate via la mollica. 

Il pane avrà in questo modo assorbito l'aceto in eccesso permettendovi così di gustare una ottima insalata. 


Patate belle sode e non disfatte??
Per evitarlo  immergetele almeno mezz'ora nell'acqua fredda, quindi asciugatele bene e poi cuocetele 

Risultato garantito :-)


Per evitare che le foglie del basilico fresco messe sulla pizza diventino secche durante la cottura basta immergerle per benino in un poco di olio.


Odore di fritto?Per evitare l'odore di fritto, che spesso ci fa rinunciare a qualche preparazione deliziosa,  mescolare in una bottiglia, 1/2 litro di olio di semi con 1/2 limone spremuto e filtrato. 
Chiudere la bottiglia e scuotere per emulsionare bene. 
Mettere in padella a scaldare e friggere...niente odore e frittura bella croccante!!


Passiamo al burro...Molte ricette richiedono l'utilizzo del burro temperatura ambiente, il che vuol dire toglierlo dal frigorifero almeno 30/40 minuti prima dell'utilizzo. Vi siete dimenticate di farlo? Nessun problema: passate il panetto duro su una normale grattugia e mescolate con una paletta i riccioli di burro che cadranno nel piatto: otterrete così dell'ottimo burro morbido.
E se invece lo avete dimenticato forse potete rimediare! Infatti, se  avete una confezione di panna liquida, mettetela nel bicchiere del frullatore con qualche cubetto di ghiaccio; frullando alla massima velocità il grasso si separerà e formerà una pallina di burro 


Questi per cominciare, e voi ne avete di vostri?? 


Alla prossima!

lunedì 22 novembre 2010

Semifreddo al torrone e meringhe con cioccolata

Come avrete capito io sono una golosa, diciamo pure una golosa  con la G.
Sono andata a rispolverare una vecchia ricetta di un semifreddo al torrone che ho mangiato tanto tempo fa in un ristorante in Valle d'Aosta.
Il torrone fa tanto Natale, e visto che ormai ci siamo e che il torrone non mancherà nelle case di nessuno di noi, perchè non provare questa delizia??? E' vero un semifreddo d'inverno magari non attira, ma provate ad immaginarlo abbinato ad una salsa calda di cioccolata
Ecco la ricetta


600 ml di panna da montare
3 tuorli
10 wafer al cacao
100 grammi di zucchero
450 grammi di cioccolato fondente
150 grammi di torrone
70 grammi di meringhe
120 grammi di zucchero a velo
10 amaretti
1 bicchierino di cognac
1 bustina di vanillina
150 grammi di nocciole
2 albumi




In una ciotola amalgamare i tuorli con lo zucchero e la vanillina, incorporarvi 500 ml di panna montata a neve e mescolare con la frusta. Contemporaneamente tritare molto finemente il torrone, quindi sbriciolare i wafer, 150 grammi di cioccolato fondente ed infine 50 grammi di meringhe e gli amaretti. Amalgamare il tutto con molta cura ed unire una metà del trito con metà della crema. Quindi, in uno stampo da plum cake (10 cm per 25 cm), mettere la crema precedentemente amalgamata con il trito, successivamente il resto del trito di torrone, precedentemente inumidito con del cognac, e terminare stendendo il resto della crema. Coprire con la pellicola trasparente e far rapprendere in freezer per almeno 3 ore. 
Per la base caramellata:
Tritare le nocciole molto finemente, unirle allo zucchero a velo e alle chiare montate a neve. In una teglia ricoperta con la carta da forno, mettere il composto, dandogli una forma rettangolare, lievemente più grande dello stampo da plum cake, ed uno spessore di circa 7 millimetri. Cuocere in forno a 180°C per circa 8-10 minuti. Far freddare, quindi togliere il biscotto caramellato.
Per la cioccolata fusa:
Sciogliere a bagnomaria 300 grammi di cioccolato fondente con 100 ml di panna ed una noce di burro, mescolando con un cucchiaio di legno, facendo attenzione a non far attaccare il cioccolato alla pentola.
Una bomba calorica è vero, ma quanto è buona!!!!!

venerdì 19 novembre 2010

Le pettole

Le pettole sono parte della tradizione per me. Sono parte assoluta del menu' della sera della  vigilia dell' 8 dicembre , insieme alle orecchiette con le cime di rape e il baccalà alla pizzaiola.
Queste piccole frittelline di pasta si preparano semplici, cioè vuote, pronte per essere , ancora calde, pucciate nello zucchero oppure nel sale, oppure ripiene di acciuga, o di cavolfiore oppure di pezzettini di salsiccia piccante, quella tipo napoli.


Ecco la mia ricetta facile facile
Ingredienti:
farina (400 gr)
lievito di birra (25 gr)
sale
acqua tiepida q.b.
olio per friggere

per il ripieno
acciughe
cavolfiore
salsiccia piccante tipo napoli
In una ciotola sciogliere il lievito di birra con un po' di acqua tiepida, poi aggiungere un po' alla volta la farina, il sale e l'acqua tiepida quanto basta per ottenere un impasto molle. Far riposare il composto coperto da uno strofinaccio in un luogo asciutto per circa 2 ore. Creare quindi con il cucchiaio delle palline e friggerle nell'olio bollente. Per quelle ripiene invece inserire un pezzettino della farcitura a scelta nell'impasto nel cucchiaio, buttare tutto nell'olio bollente, rigirarle per bene.
Una volta scolate e asciugate spargerle di sale e servire.





Pasta broccoli e gamberi

Sono pazza per i gamberi, anche gigio lo è e quindi appena possiamo ci tuffiamo su primi o pietanze a base di gamberi.
Sua è la variante alla pasta e gamberi e zucchine in quanto una sera c'era la pasta, c'erano i gamberi, ma niente zucchine..e allora vai col broccolo!!


Ingredienti per due persone:

160gr orecchiette oppure in alternativa casarecce 

16 code di gamberi , anche quelle surgelate
1 broccolo
olio oliva extravergine
peperoncino

brandy o vino bianco





In una padella  soffriggere uno spicchio d'aglio tagliato a metà in un po' di olio, aggiungere le  code di gamberi, farle soffriggere per alcuni minuti a fuoco basso, girando di tanto in tanto . Sfumare con del brandy o del vino bianco
Versare e le cimette dei broccoli tagliate piccole , farle insaporire nel fondo dei gamberi e cuocerle per alcuni minuti aggiungendo un po' di acqua di cottura della pasta quando necessario
Scolare la pasta al dente e farla saltare nella  padella con il condimento, mescolando con cura, spolverare con del peperoncino e
Buon appetito!!


ps: giuro che mi attrezzo per le foto o addirittura il video delle preparazioni,  mi piacerebbe mostrarvi i miei piatti dal vivo

giovedì 18 novembre 2010

Zabaione gratinato al Barolo

e parlando di vini e di golosità, perchè non iniziare con questa ricetta che ho trovato oggi? Ha un che di natalizio, vi assicuro che promette bene

Ingredienti
5 tuorli d'uovo
1 uovo intero
180 gr di zucchero semolato
220 g di Barolo chinato
100 g di panna montata
In un recipiente adatto alle cotture a bagnomaria porre i rossi separati dall'albume e unire l'uovo intero.
Mettere a bagnomaria sul fuoco aggiungendo lo zucchero semolato e il vino liquoroso.
Far cuocere sbattendo con una frusta fino a che il composto non riuslterà spumoso e al tempo stesso denso.
Raffreddare il composto e unire la panna montata. Riempire 4 cocottine e prima di servire cospargerle di zucchero a velo e gratinare leggermente.


servitela con biscottini tipo lingue di gatto o croccantini, secondo me è una delizia

Io, le Langhe e il vino

...La vita è troppo breve per bere vini mediocri (Goethe)


e questo io l'ho scoperto tardi, o meglio diciamo che fino ai 30 anni di vino non ne volevo nemmeno sentire parlare.
Poi , un giorno, insieme ad alcuni amici abbiamo passato una domenica a spasso per le colline intorno ad Alba. Io ho una vera e propria passione per le Langhe, sarà la dolcezza dei suoi colli, quelli che danno il nome appunto ad uno dei miei vini preferiti cioè il Dolcetto (Il nome Dolcetto non deve far pensare ad un vino dolce, deriva infatti dal termine dialettale 'dusset' che significa dosso o collina in piemontese) saranno i colori meravigliosi in autunno con cui la natura si veste, sarà per la cucina, trionfo di gusto dagli antipasti, e se ne contano per tradizione un numero infinito, ai dolci..

Ecco  ai ravioli, che qui sono definiti  agnolotti, chiamati  “Agnolotti del Plin”, minuscoli raviolini presentati con sughi d’arrosto o semplicemente al burro e salvia, oppure in brodo
Anche le tagliatelle qui sono hanno dimensioni ridotte, sono i  “tajarin”, buoni anche solo  al burro e salvia, ai sughi di arrosto magari con una grattata di un altro prodotti per cui le Langhe sono famose nel mondo, il tartufo bianco.
 E la “Bagna Caoda” una salsa calda a base di aglio ed acciughe che si gusta con una profusione di verdure crude e cotte? Peperoni, finocchi TOPINAMBUR, sedano...
Le carni brasate, famoso il brasato al barolo appunto, i bolliti, e le lumache a Cherasco
E ultimi, ma non ultimi nella mia classifica del gusto, ecco i dolci locali sono la Panna Cotta, creata proprio in Piemonte, ed il Bonet, una versione di creme caramel cui sono aggiunti il cacao e gli amaretti.
E tutto questo accompagnato dal vino, il re di questa zona.
I rossi con il Dolcetto ( il mio preferito è quello di Dogliani), il Nebbiolo, il Barbaresco, Barbera e il Barolo, oppure i Bianchi con il mio preferito che è l'Arneis, il Roero, il Langhe, oltre a tutti quelli da dessert come spumanti e moscati

Mi dedichero' alle ricette delle Langhe, la stagione è quella giusta, la nostalgia è al livello ottimale.
Conoscete qualche ricetta tradizionale?Qualcosa che vi ricorda quei luoghi, un sapore, un odore?


Bene, per ora io parto alla ricerca dei vini.. :-)

mercoledì 17 novembre 2010

Sciat - Frittelle di grano saraceno al formaggio

E visto che arriva l'ora di pranzo ecco la ricetta degli Sciat, frittelline di grano saraceno ripiene di formaggio tipiche della Valtellina, una delizia che ho mangiato per la prima volta poco tempo fa.... grazie gigio!!

Ingredienti:

gr. 200 di farina di grano saraceno,
gr. 100 di farina bianca,
gr. 100 di formaggio della Valtellina,
un  cucchiaio abbondante di grappa,
olio per friggere
sale. 




In una terrina fare una pastella con acqua, farina di grano saraceno, farina bianca, sale, finché il composto risulterà né troppo liquido né troppo impastato. Lasciare riposare per un'ora poi unire il formaggio affettato finemente e il cucchiaio di grappa.
Scaldare l'olio  nella padella dei fritti e quando sarà bollente, versarvi una cucchiaiata di pastella per volta, facendo attenzione che in ognuna vi sia almeno una fettina di formaggio.
Scolare le frittelle su di una carta assorbente, sistemarle su un piatto di portata caldo e servirle



Non fermatevi all'aspetto, perchè sono piccole bombe caloriche superdeliziose

Mahlabia - Budino di latte all'acqua di rose

Oggi sono in carenza di zuccheri, e quindi mi butto su ricette dolci...
Questo dessert è tipico egiziano, ma è presente in praticamente tutto il medioriente.

3 tazze di latte
3 cucchiai di farina di riso
1 tazza di zucchero
1 cucchiaio di acqua di rose
2 cucchiai di mandorle macinate


In una tazza di latte versate la farina di riso. In un'altra pentola unite le altre due tazze di latte allo zucchero, e portate ad ebollizione.
Aggiungete il bicchiere di latte con la farina di riso. Abbassate la fiamma e, mescolando di tanto in tanto, continuate a cuocere fino ad ottenere una crema piuttosto densa. Togliete il budino dal fuoco, aggiungete l'acqua di rose, versate in una ciotola di vetro e fate raffreddare. Al momento di servire completate cospargendo di mandorle tritate.

Una delizia

Muffin al cioccolato e amarene (o ciliege nere)

Ingredienti per 10 muffin circa

130 gr di farina 00
50 gr di zucchero
50 gr di burro
1 uovo
1/2 bustina di lievito per dolci

cioccolato a dadini piccoli
Confettura di amarene o ciliege nere
2 cucchiai di acqua

yogurt bianco, se è il caso

In una terrina mescolare con le fruste  tutti gli ingredienti, fino ad ottenere un composto denso e omogeneo, se vi sembra troppo asciutto aggiungete un poco di yogurt bianco.
Mescolare il composto con un cucchiaio di legno quindi aggiungere i pezzettini di cioccolata


Imburrare ed infarinare gli stampini per muffin  e riempirli con il composto per 2/3 della loro altezza.
Aggiungete un cucchiaino di confettura di amarene o ciliege nere , la confettura scivolerà al centro del composto
Infornare i muffin  in forno preriscaldato a 200°, (180°se ventilato)  e cuocere per 20 minuti circa
Con il calore la confettura formerà al centro dei muffin un ripieno morbido e golosissimo


Per una variante altrettanto golosa sostituite la confettura con frutti di bosco freschi..

martedì 16 novembre 2010

Torta di amaretti e cioccolato con pere

Ingredienti
Amaretti 200 gr
Lievito vanigliato 1 bustina
Zucchero semolato 150 gr
Burro 200 gr
Cioccolato fondente 150 gr
Farina 120 gr
Limoni 1/2 numero
Sale
Uova 5 numero
Pera william 800 gr
Preparazione
800 g di pere Williams
200 g di amaretti secchi
200 g di burro + 5 uova
150 g di cioccolato fondente
150 g di zucchero semolato
120 g di farina Ò00Ó
3 cucchiai di nocino o rum
1 bustina di lievito vanigliato per dolci
il succo di 1/2 limone
1 pizzico di sale




Tritare il cioccolato e farlo fondere a bagnomaria. Tagliare il burro a pezzetti e farlo sciogliere a fiamma bassissima. Imburrare e infarinare la tortiera. Pestare finemente gli amaretti con un batticarne. Sbattere i tuorli in una ciotola con 120 g di zucchero, fino a ottenere un composto chiaro e spumoso, poi aggiungere il cioccolato fuso e mescolare con la frusta. Incorporare subito dopo il burro fuso e gli amaretti pestati e mescola bene. 
Completare l'impasto. Unire all'impasto il nocino e la farina, facendola scendere gradualmente attraverso un setaccio con il 
lievito. Mescolare bene, fino a ottenere un composto omogeneo. Montaregli albumi a neve ben ferma con 1 pizzico di sale e incorporarli all'impasto con movimenti delicati dal basso verso l'alto. Trasferire l'impasto nella tortiera e livellarlo bene con un cucchiaio. Lavare e asciugare le pere, sbucciarle, tagliarle a spicchi, eliminare i torsoli e irrorarle con il succo di limone. 
Posizionare a fondo  gli spicchi di pera nell'impasto, disponendoli a raggiera 
Spolverizzare la superficie della torta con lo zucchero rimasto e cuocere in forno già caldo a 180 °C per 50 minuti circa. 

Falafel

Ecco una ricetta che arriva dal Medioriente...ci sono stata diverse volte e ho voluto imparare a cucinare alcuni dei piatti che mi sono piaciuti maggiormente.
Ho raccolto le ricette in un libro e qui ne posto alcune, iniziando appunto da una semplice ma gustosa, quella dei falafel 


Ingredienti
ceci 400 g
1 cipolla tritata
prezzemolo, 1 mazzo tritato
aglio
cumino 2 cucchiaini
coriandolo macinato 1 cucchiaino 
olio per friggere
pepe  
sale
Scolare e togliere le bucce ai ceci dopo averli lasciati in ammollo per 24 ore.
Trasferire nel frullatore i ceci, la cipolla, l'aglio, il prezzemolo, il coriandolo (semi) macinato, il cumino, un pizzico di pepe e il sale; frullare per 20 secondi fino ad ottenere un impasto fine ed omogeneo.
Lasciare riposare in frigo per 1 ora.
Con il composto formare quindi, delle polpette medie e dorarle nell'olio bollente, girandole dolcemente, per 4 minuti circa.
Quando le polpette sono ben colorite toglietele e asciugatele con la carta assorbente.
I falafel vanno serviti a scelta caldi o freddi su un letto di verdura oppure su del pane tostato con verdure e hummus.